Tematica Animali preistorici

Ornithocheirus simus Owen, 1861

Ornithocheirus simus Owen, 1861

foto 881
Ill.: Nobu Tamura
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Reptilia Laurenti, 1768

Ordine: Pterosauria Kaup, 1834

Famiglia: Ornithocheiridae Seeley, 1870

Genere: Ornithocheirus Seeley, 1869

Descrizione

Negli anni sono state classificate diverse specie ascritte a questo genere, tuttavia la maggior di queste sono ora considerate specie dubbie, o membri di altri generi, ed attualmente il genere contiene solo la specie tipo, Ornithocheirus simus. Le presunte specie di Ornithocheirus, risalivano tutte al Cretaceo medio, ed erano state rinvenute in Europa e Sud America, tuttavia la specie tipo, O. simus è stato ritrovato solo nel Regno Unito. A causa della natura frammentaria e mal conservata dei suoi fossili, il genere Ornithocheirus ha avuto non pochi problemi per la nomenclatura zoologica. I primi resti fossili di Ornithocheirus sono stati recuperati a Cambridge Greensand, in Inghilterra, formazione risalente agli inizi dell'Albiano, nel Cretaceo inferiore, circa 110 milioni di anni fa. Alcuni fossili supplementari furono ritrovati nella Formazione Santana, in Brasile, risalenti a 112 -108 milioni di anni fa, e classificati come una nuova specie di Ornithocheirus. Tuttavia, tutti questi fossili sono oggi classificati come appartenenti ad un proprio genere, in particolare a Tropeognathus. Il materiale originale di Ornithocheirus simus fu recuperato in Inghilterra, e indicava uno pterosauro di medie dimensioni con un'apertura alare di circa 2,5 metri. Tuttavia, alcuni esemplari potrebbero aver raggiunto i 5 metri di apertura alare. Come la maggior parte degli pterosauri appartenenti alla famiglia degli ornithocheiridae, anche l’Ornithocheirus possedeva una sorta di cresta ossea a "chiglia" sulla punta del musO. A differenza dei genere relativi Anhanguera e Coloborhynchus, che avevano denti lunghi e strettamente intersecati tra loro puntando leggermente in avanti, l' Ornithocheirus aveva un "becco" dritto che si restringeva alla punta. Inoltre, a differenza dei generi sopracitati, i denti erano perlopiù verticali, piuttosto che leggermente inclinati in avanti. Inoltre le sue mascelle possedevano molti meno denti. L'esemplare tipo di Ornithocheirus simus è rappresentato solo da un pezzo rotto della punta della mascella superiore. Sebbene quest'osso conservi alcuni tratti caratteristici dell’Ornithocheirus, è quasi identica alle ossa comparabili di Tropeognathus mesembrinus, rendendo i due animali pressoché indistinguibili. Nel corso del 19° secolo, in Inghilterra furono ritrovati numerosi resti frammentari di pterosauro, presso Cambridge Greensand, una formazione datata ai primi del Cretaceo, originatasi da un fondale sabbioso marinO. Purtroppo, l'azione del mare scomponeva i cadaveri degli pterosauri, che galleggiavano sulla superficie del mare, e le ossa dei vari individui affondavano poi individualmente in mare dove le correnti marine le disperdevano e le erodevano, finché non si ricoprirono di sabbia e si fossilizzaronO. Anche il più grande di questi resti sono stati danneggiati ed ora sono di difficile interpretazione. I primi resti fossili furono assegnati al genere Pterodactylus, in quanto all'epoca era l'unico genere di pterosauro conosciuto e tutte le specie scoperte venivano collocate dentro quel genere. L'allora giovane ricercatore Harry Govier Seeley fu incaricato di mettere ordine alla raccolta di ossa di pterosauro del Museo Sedgwick, a Cambridge. Ben presto il giovane Seeley concluse che sarebbe stato meglio creare un nuovo genere per il materiale delle Cambridge Greensand, che chiamò Ornithocheirus, ossia "mano da uccello", in quanto a quell'epoca si pensava ancora che gli pterosauri fossero gli antenati diretti degli uccelli, e che la posizione della mano dell'animale fosse rappresentasse una fase transitoria nell'evoluzione verso la mano da uccellO. Per distinguere i pezzi migliori della collezione, e in parte perché erano già stati descritti come specie da parte di altri scienziati, tra il 1869 e il 1870, ad ogni fossile fu affidato il nome di una nuova specie: O. simus, O. woodwardi, O. oxyrhinus, O. carteri, O. platyrhinus, O. sedgwickii, O. crassidens, O. capito, O. eurygnathus, O. reedi, O. cuvieri, O. scaphorhynchus, O. brachyrhinus, O. colorhinus, O. dentatus, O. denticulatus, O. enchorhynchus, O. xyphorhynchus, O. fittoni, O. nasutus, O. polyodon, O. compressirostris, O. tenuirostris, O. machaerorhynchus, O. platystomus, O. microdon, O. oweni e O. huxleyi, quindi 28 specie in totale. Tuttavia, Seeley non designò alcuna specie tipo. Quando Seeley pubblicò le sue conclusioni nel suo libro The Ornithosauria (1870), provocò la reazione del famoso paleontologo britannico Richard Owen. Owen non era un evoluzionista e quindi considerava il nome Ornithocheirus inadeguato; Owen pensava inoltre che si potessero distinguere due tipi principali all'interno del materiale, sulla base delle differenze della forma del muso e della posizione dei denti (in quanto i migliori fossili consistevano in frammenti di mandibola). Egli nel 1874 aveva creato due nuovi generi: il Coloborhynchus e il Criorhynchus. Il genere Coloborhynchus comprendeva una nuova specie, Coloborhynchus clavirostris, la specie tipo, e due specie riassegnate ad Ornithocheirus: C. sedgwickii e C. cuvieri. Il Criorhynchus, era in realtà composto interamente da fossili di Ornithocheirus: la specie tipo Criorhynchus simus e, inoltre, C. eurygnathus, C. capito, C. platystomus, C. crassidens e C. reedi. Seeley non accettò la posizione di Owen. Nel 1881 designò O. simus come specie tipo di Ornithocheirus e nominò una nuova specie, l’O. bunzeli. Nel 1888, Edward Newton rinominò diverse specie esistenti di Ornithocheirus, come Ornithocheirus clavirostris, O. daviesii, O. sagittirostris, O. validus, O. giganteus, O. clifti, O. diomedeus, O. nobilis, O. curtus, O. umbrosus, O. harpyia, O. macrorhinus e O. hlavaci. Nel 1914, Reginald Walter Hooley fece un nuovo tentativo per ristrutturare il gran numero di specie. Mantenendo il nome Ornithocheirus, aggiunse ad esso il Criorhynchus di Owen, e per consentire una differenziazione maggiore creò due nuovi generi, ancora una volta basati sulla forma della mascella: il Lonchodectes e l’Amblydectes. Il Lonchodectes comprendeva le specie L . compressirostris, L. giganteus e L. daviesii. L'Amblydectes comprendeva invece tre specie A. platystomus, A. crassidens e A. eurygnathus. Tuttavia, la classificazione di Hooley è stato raramente applicata successivamente nel secolo, quando divenne comune classificare tutto il materiale mal conservato e confuso sotto il nome Ornithocheirus. Una revisione in lingua russa degli Pterosauria nel 1964, designò P. compressirostris come la specie tipo di Ornithocheirus, venendo seguita da Kuhn (1967) e Wellnhofer (1978), eppure quegli autori erano a conoscenza che Seeley (1881) aveva assegnato come specie tipo P. simus. Dagli anni Settanta in poi, molti nuovi fossili di pterosauro sono stati ritrovati in Brasile in depositi po' più antichi rispetto alla Cambridge Greensand, risalente a 110 milioni di anni. A differenza del materiale inglese, queste nuove scoperte includevano alcuni grandi scheletri di pterosauro meglio conservati, ai quali vennero affibbiati nuovi nomi di generi, come ad esempio l’Anhanguera. Questa situazione rinnovò l'interesse per il materiale di Ornithocheirus e la validità delle sue diverse specie, con l'idea che gli pterosari brasiliani potessero rappresentare in realtà dei sinonimi junior degli esemplari europei. Diversi ricercatori europei hanno concluso che potessere essere davvero così. Unwin resuscitò il genere Coloborhynchus e Michael Fastnacht resuscitò Criorhynchus, attribuendo una specie brasiliana a ciascuno di questi generi. Tuttavia, nel 2000, Unwin dichiarò che Criorhynchus non poteva essere un genere valido. Riferendosi alla designazione di Seeley del 1881 che considerava Ornithocheirus simus, l'olotipo CAMSM B.54428, di essere la specie di tipo. Questo permise di associare la specie O. compressirostris con il genere resuscitato Lonchodectes, divenendo la specie L. compressirostris. Alla fine, sebbene fossero state nominate oltre quaranta specie di Ornithocheirus nel corso degli anni, oggi solo la specie O. simus è considerata valida da tutti i ricercatori di pterosauri. In origine la specie Tropeognathus mesembrinus, nominata da Peter Wellnhofer nel 1987, fu assegnata ad Ornithocheirus da David Unwin nel 2003 (facendo di Tropeognathus un sinonimo giovanile), così come Anhanguera mesembrinus di Alexander Kellner nel 1989, Coloborhynchus mesembrinus di André Veldmeijer nel 1998 e Criorhynchus mesembrinus di Michael Fastnacht nel 2001. Anche in precedenza, nel 2001, Unwin aveva fatto riferimento al materiale "Tropeognathus" di O. simus in cui è stato seguito da Veldmeijer; tuttavia quest'ultimo ha trascurato il fatto che O. simus è la specie tipo a favore di O. compressirostris (alternativamente Lonchodectes), e utilizzato i nomi Criorhynchus simus e Cr. mesembrinus. Nel 2013, Rodrigues e Kellner dichiararono che Ornithocheirus fosse un genere monotipico, ossia che contiene una sola specie ossia O. simus, ponendo la maggior parte delle altre specie in altri generi, o dichiarandoli dubia nomina. Anche la specie O. platyrhinus è considerata un sinonimo giovanile di O. simus. Specie riassegnate: O. compressirostris (Hooley, 1914) = Pterodactylus compressirostris Owen, 1851 [oggi classificato come Lonchodectes]; O. crassidens Seeley, 1870 [oggi classificato come Amblydectes]; O. cuvieri (Seeley, 1870) = Pterodactylus cuvieri Bowerbank, 1851 [oggi classificato come Cimoliopterus]; O. curtus (Hooley, 1914) = Pterodactylus curtus Owen, 1874; O. giganteus (Owen, 1979) = Pterodactylus giganteus Bowerbank, 1846 [oggi classificato come Lonchodraco]; "O." hilsensis Koken, 1883 = Neotheropode indeterminato; O. mesembrinus (Wellnhofer, 1987) = Tropeognathus mesembrinus Wellnfofer, 1987; O. nobilis (Owen, 1869) = Pterodactylus nobilis Owen 1869; O. simus (Owen, 1861) [originariamente Pterodactylus] (specie tipo); O. sedgwicki (Owen, 1859) = Pterodactylus sedgwickii Owen 1859 [oggi classificato come Camposipterus]; "O." wiedenrothi Wild, 1990 = possibilmente imparentato con Lonchodectes; Cimoliornis diomedeus, Cretornis hlavatschi e Palaeornis clifti, originariamente ed erroneamente identificati come uccelli, furono riclassificati come specie di Ornithocheirus, ma recenti documenti li hanno distinti dal genere; Cimoliornis è stato avvicinato ad azhdarchoidea, Cretornis è un valido genere di azhdarchide, e Palaeornis si è dimostrato essere un lonchodectide, nel 2009. La specie O. buenzeli citata in passato come prova di ornithocheiridi nel Tardo Cretaceo, è stato identificato come un probabile azhdarchide.

Diffusione

Genere estinto di pterosauro pterodactyloide vissuto nel Cretaceo inferiore, circa 110 milioni di anni fa (Albiano), i cui frammentari resti fossili sono stati scoperti tra i sedimenti del Regno Unito.

Sinonimi

= Pterodactylus simus (Owen, 1861) = Criorhynchus simus (Owen, 1861) = Ornithocheirus platyrhinus Seeley, 1870.

Bibliografia

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01148 Data: 01/10/1993
Emissione: L'era dei dinosauri
Stato: Macedonia
Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. diversi
01341 Data: 31/07/2001
Emissione: Mostra filatelica internazionale Belgica 01 Brussel Belgio
Stato: Central African Republic
Nota: Emesso in un foglietto
di 6 v. diversi

01708 Data: 04/11/2003
Emissione: Animali preistorici
Stato: Gambia
02172 Data: 24/06/2013
Emissione: Dinosauri
Stato: Guinea-Bissau

02397 Data: 29/01/1991
Emissione: Animali preistorici
Stato: Guyana
02429 Data: 23/02/1998
Emissione: Animali preistorici
Stato: Guyana
Nota: Emesso in un foglietto di 9 v. diversi

04160 Data: 10/10/2010
Emissione: Dinosauri
Stato: United Kingdom
06216 Data: 29/01/2022
Emissione: I dinosauri volanti
Stato: Central African Republic
Nota: Non ufficiale
Emesso in un foglietto
di 3 v. diversi
con vignetta appendice

06217 Data: 29/01/2022
Emissione: I dinosauri volanti
Stato: Central African Republic
Nota: Non ufficiale